Sommario
Il tema della maternità ha ispirato molti poeti nel corso dei secoli.
Ogni momento è buono per dedicare qualche bella parola alle mamme, che tirano fuori il meglio di noi e che ci insegnano e ispirano ogni giorno. Ecco quindi una selezione di alcune delle parole più belle che abbiamo scritto. 16 poesie commentate di autori famosi, da dedicare alla propria mamma per esprimere tutto l'amore del mondo.
1. Dolcezza, di Gabriela Mistral
È difficile esprimere a parole l'amore per una madre. In questa bellissima poesia della poetessa cilena Gabriela Mistral, contenuta nel suo libro Tenerezza (1924), l'oratore lirico esprime tutto l'amore che prova per la madre, riflettendo l'unione materno-filiale che nasce persino dal grembo della madre stessa.
Madre mia,
tenera piccola madre,
Lasciate che vi dica
estrema dolcezza.
Il mio corpo è tuo
che avete messo insieme in un gruppo,
lasciare che si agiti
sulle ginocchia.
Riprodurre la foglia
e io di essere rugiada,
e tra le tue braccia folli
mi tiene sospeso.
Madre mia,
tutto il mio mondo,
Lasciate che vi dica
il massimo affetto.
2. Quando sarò grande, di Álvaro Yunque
Tra le composizioni poetiche dello scrittore argentino Álvaro Yunque, ci sono alcune poesie per bambini come questa, che non solo esprime la fratellanza attraverso l'immaginazione del bambino, ma anche l'amore filiale per una madre, per la quale il bambino è capace di fare l'impossibile: far scendere la luna dal cielo.
Mamma: quando sarò grande
Voglio fare una scala
così alto da raggiungere il cielo
per andare a catturare le stelle.
Mi riempirò le tasche
di stelle e comete,
e andrò giù a distribuirli
ai bambini a scuola.
Per voi vi porterò,
mamita, la luna piena,
per illuminare la casa
senza spendere per l'elettricità.
3. A mia madre, di Edgar Allan Poe
Anche lo scrittore americano Edgar Allan Poe dedicò una poesia alla madre adottiva. La morte prematura della madre biologica ebbe un'influenza significativa sulla sua opera. In questo componimento cita entrambe, ma in esso sottolinea l'amore professato per Francis Allan, per essere molto più di sua madre.
Perché credo nel cielo,
gli angeli che si sussurrano l'un l'altro
non trovano tra le loro parole d'amore
nessuno così devoto come "Madre",
Ti ho sempre dato questo nome,
tu che sei più di una madre per me
e riempire il mio cuore, dove la morte
ti ha liberato, libera l'anima della Virginia.
Mia madre, che è morta molto presto
era solo mia madre, ma tu
sei la madre di colui che ho amato,
e quindi mi sei più caro di quello,
così come, infinitamente, a mia moglie
amava la mia anima più di se stessa.
4. Amore, di Pablo Neruda
Questa poesia di Neruda, di tema amoroso, fa parte della fase iniziale della sua poesia. In questo componimento, contenuto nella sua raccolta di poesie Crepuscularium (1923), l'oratore lirico esprime l'amore che prova per la sua amata: l'adorazione che prova per lei è tale che vorrebbe essere suo figlio.
Donna, io sarei stato tuo figlio, per bere di te
il latte dalle mammelle come da una sorgente,
di guardarti e sentirti al mio fianco e di averti
nella risata d'oro e nella voce di cristallo.
Sentirti nelle mie vene come Dio nei fiumi
e adorarti nelle tristi ossa di polvere e calce,
perché il tuo essere passerà senza dolore accanto a me
E sarebbe nella strofa: "Pulito da ogni male".
Come potrei sapere come amarti, donna, come potrei sapere come amarti?
per amarti, per amarti come nessuno ha mai saputo fare!
Morire e amarti ancora di più.
E continuare ad amarti sempre di più.
5. Consejo materno, di Olegario Víctor Andrade
Le madri sono spesso quelle che conoscono meglio i loro figli. Questa complicità madre-figlio può essere difficile da esprimere a parole. Lo scrittore di origine brasiliana Olegario Victor Andrade ha scritto una poesia su questo legame inspiegabile tra le madri e l'anima dei loro figli. Una poesia che ci ricorda che le madri sono sempre presenti, nella buona e nella cattiva sorte.
Vieni qui, mi disse dolcemente
mia madre un giorno,
(Mi sembra ancora di sentire nell'aria
della sua voce la melodia celeste).
Vieni a dirmi quali strane cause
ti strappano quella lacrima dagli occhi, figlio mio,
che pende dalle tue ciglia tremanti
come una goccia di rugiada coagulata.
Hai un dolore e me lo nascondi:
non sapete che la madre più semplice
sa leggere nell'anima dei suoi figli
come te nel primer?
Vuoi che indovini come ti senti?
Vieni qui, mascalzone,
che con un paio di baci sulla fronte
Disperderò le nuvole dal vostro cielo.
Sono scoppiata a piangere. Niente, ho detto,
la causa delle mie lacrime non la conosco;
ma di tanto in tanto sono oppresso
il mio cuore, e piango!...
Inclinò la fronte pensierosa,
il suo allievo era turbato,
e asciugare i suoi occhi e i miei,
disse con più calma:
Chiamate sempre vostra madre quando soffrite
che arriverà vivo o morto:
se è al mondo per condividere le vostre pene,
e, in caso contrario, di consolarvi dall'alto.
E lo faccio quando la fortuna è cattiva
come oggi disturba la calma della mia casa,
Invoco il nome della mia amata madre,
E poi sento la mia anima allargarsi!
6. Carezza, di Gabriela Mistral
Gabriela Mistral ha scritto poesie come questa, in cui cattura l'immagine di una madre che bacia, cura e protegge il suo bambino tra le braccia, uno dei gesti d'amore più teneri e nobili del mondo.
Mamma, mamma, baciami tu,
ma ti bacio di più,
e lo sciame dei miei baci
non ti lascia nemmeno guardare...
Se l'ape entra nel giglio,
non si sente il suo battito.
Quando nascondi il tuo bambino
non si riesce nemmeno a sentirlo respirare...
Ti guardo, ti guardo
senza affaticarsi a cercare,
e che bel bambino vedo
ai tuoi occhi...
Lo stagno copia tutto
cosa si sta guardando;
ma voi ragazze avete
il vostro bambino e nient'altro.
Gli occhi che mi hai regalato
Devo spenderli
per seguirvi attraverso le valli,
dal cielo e dal mare...
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7. Amore filiale, Amado Nervo
Questa poesia di Amado Nervo, uno dei maggiori rappresentanti del modernismo ispano-americano, è dedicata ai suoi genitori. L'autore della lirica esprime la sua adorazione per la madre e il padre, che gli sono sempre accanto nella buona e nella cattiva sorte e che gli hanno insegnato a essere gentile e felice.
Adoro la mia amata madre,
Anch'io adoro mio padre;
nessuno mi vuole nella vita
come sanno amarmi.
Se dormo, loro vegliano sul mio sonno;
se piango, sono entrambi tristi;
se rido, la sua faccia ride;
la mia risata è il sole per loro.
Mi insegnano sia con immenso
tenerezza per essere buoni e felici.
Mio padre per la mia lotta e per i miei pensieri,
mia madre prega sempre per me.
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8. ¡Ay, cuando los hijos mueren, di Rosalía de Castro
Questa composizione elegiaca fa parte di una delle prime opere della scrittrice galiziana Rosalía de Castro, intitolata A mia madre (1863).
In questa poesia, l'autore affronta il tema della morte e dell'angoscia che la morte di un figlio provoca in una madre. L'oratore lirico esplora anche il proprio dolore alludendo al momento della morte della propria madre.
I
Ahimè, quando i bambini muoiono,
rose di inizio aprile,
il tenero grido della madre
veglia sul suo sonno eterno.
Né vanno alla tomba da soli,
Ahimè, che la sofferenza eterna
della madre, seguire il figlio
verso le regioni infinite.
Ma quando una madre muore,
solo amore qui;
Ahimè, quando una madre muore,
in caso di morte di un figlio.
II
Avevo una madre dolcissima,
Il cielo me lo conceda,
più tenera della tenerezza,
più angelo del mio angelo buono.
Nel suo grembo amorevole,
sembrava... un sogno chimerico!
lasciare questa vita ingrata
al suono sommesso delle loro preghiere.
Ma la mia dolce madre,
si sentiva male al cuore,
tenerezza e dolori,
Ahimè, si sciolse nel suo petto.
Presto le tristi campane
hanno dato la loro eco al vento;
mia madre è morta;
Ho sentito il mio seno lacerarsi.
La Vergine di Las Mercedes,
era al mio capezzale...
Ho un'altra madre in cima...
Ecco perché non sono morto!
9. La madre adesso, di Mario Benedetti
Questo componimento del poeta uruguaiano Mario Benedetti è contenuto nella raccolta di poesie Amore, donne e vita (1995), una raccolta di poesie d'amore.
Questa poesia personale dell'autore evoca il ricordo della madre, testimone di difficili eventi sociali e politici nel suo Paese, e si riferisce a un periodo di 12 anni che l'autore ha trascorso in esilio. In questi versi, gli occhi della madre, rimasta indenne in quel luogo tormentato, sono come i suoi.
Dodici anni fa
quando ho dovuto partire
Ho lasciato mia madre alla finestra
guardando il viale
Ora lo recupero
solo una canna di distanza
in dodici anni passati
davanti alla sua finestra alcune cose
parate e incursioni
studenti in fuga
folla
pugni arrabbiati
e gas lacrimogeni
provocazioni
scatti di distanza
celebrazioni ufficiali
bandiere clandestine
vivas recuperato
dopo dodici anni
mia madre è ancora alla finestra
guardando il viale
o non lo guarda
passare al setaccio le vostre viscere
Non so se con la coda dell'occhio o da una pietra miliare all'altra, ma non so se è così.
senza battere ciglio
pagine seppia di ossessioni
con un patrigno che lo ha costretto a
raddrizzare le unghie e le unghie
o con la mia nonna francese
incantesimi di distillazione
o con il fratello asociale
che non ha mai voluto lavorare
tante deviazioni, immagino
quando era direttrice di un negozio
quando confezionava abiti per bambini
e alcuni conigli colorati
che tutti lo lodavano
mio fratello malato o io con il tifo
mio padre buono e sconfitto
per tre o quattro scherzi
ma sorridente e luminoso
quando la fonte erano gli gnocchi
guarda dentro di sé
ottantasette anni di grigio
continua a pensare distrattamente
e un tocco di tenerezza
è scivolato via come un filo
che non soddisfa il suo ago
come se volessi capirla
quando lo vedo uguale a prima
sprecare il viale
ma a questo punto cos'altro
Posso fare di più che divertirla
con storie vere o inventate
comprargli un nuovo televisore
o di prendere il suo bastone.
10. Quando la madre dorme accanto al bambino, di Miguel de Unamuno
Questo estratto della poesia Rime, In essa, l'oratore lirico esprime i suoi sentimenti verso la madre, il cui ricordo è eterno.
(...)
Quando una madre dorme accanto al suo bambino
il bambino dorme due volte;
quando dormo sognando il tuo amore
il mio eterno sogno, tu menti.
La tua immagine eterna la porto con me
per il viaggio finale;
da quando sono nato in te, una voce che sento
che afferma ciò che spero.
Che tanto desiderava e tanto era amato
è nato per la vita;
solo la vita perde il suo significato
quando l'amore viene dimenticato.
So che ti ricordi di me sulla terra
perché mi ricordo di te,
e quando tornerò da colui che la tua anima racchiude
Se perdo te, sono perduto.
Finché non mi hai sconfitto, la mia battaglia
era quello di cercare la verità;
siete l'unica prova che non fallisce
della mia immortalità.
11. C'è un posto nel mondo, di Alda Merini
Questa bella composizione, attribuita alla scrittrice e poetessa italiana Alda Merini, evoca quel luogo dove vorremmo sempre tornare.
C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte,
in cui si rimane senza fiato per l'emozione che si prova,
dove il tempo si ferma e non si ha più l'età.
Quel posto è tra le tue braccia, dove il tuo cuore non invecchia,
mentre la tua mente non smette mai di sognare.
12. A mia madre, di Manuel Gutiérrez Nájera
Questa poesia dello scrittore messicano Gutiérrez Nájera, uno dei precursori del Modernismo letterario, descrive i lamenti di un figlio che, in un momento di grande dolore, implora amore per la madre, che significa tutto per lui. L'autore dedicò questa poesia alla madre nel 1878.
Madre, madre, se tu sapessi
quante sfumature di tristezza
Ho qui!
Se poteste ascoltarmi e se poteste vedermi
Questa lotta che sta già iniziando
Per me
Mi hai detto che colui che piange
Dio ama di più; che è sublime
Consolante:
Vieni allora, madre, e prega;
Se la fede redime sempre,
Vieni a pregare
Dei vostri figli il più piccolo
Il vostro affetto meritato
Forse lo sono;
Ma vedendo quale soffro e mi affliggo
Devi amarmi, madre mia
Molto di più.
Ti amo tanto! Con le tue mani
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Non voglio più sogni vani:
Vieni, o madre, se vieni
Amo di nuovo
Solo, madre, il tuo amore,
Non è mai stato spento
per me.
Ti ho amato da bambino;
Oggi... la vita che ho conservato
per voi.
Spesso, quando uno qualsiasi dei
il dolore nascosto divora
senza pietà,
Ricordo la culla
Che hai cullato all'alba
la mia età.
Quando ritorno in silenzio
Inclinato sotto il peso
Dalla mia croce,
Mi vedi, mi baci
E nel mio petto scuro
Luce di germinazione
Non voglio più gli onori;
Voglio solo essere calmo
Dove siete;
Sto solo cercando i vostri amori;
Voglio darti tutta la mia anima...
Molto di più.
Tutto, tutto, mi ha lasciato;
Nel mio petto l'amarezza
Si è riposato;
Le mie fantasticherie si sono fatte beffe di me,
Solo il tuo amore, forse
Non è mai fuggito.
Forse, madre, delira,
senza nemmeno sapere cosa stesse facendo
Ti ho offeso.
Perché, madre, in quel momento?
Perché poi, la mia vita,
Non sono morto?
Vi ho causato molti dispiaceri,
Madre sana, con la mia pazza
Giovani:
In ginocchio al tuo fianco
Oggi il mio labbro invoca solo
Virtù.
Io devo essere colui che tiene
Amare la propria stanchezza
Anzianità;
Devo essere quello che viene sempre
Per bere nel tuo sguardo
Chiarezza.
Se muoio - mi sento già
che questo mondo non arrivi troppo tardi
Me ne vado, -
Nella lotta datemi incoraggiamento,
E al mio spirito codardo
Dare fiducia.
Non ho nulla da darvi;
Anche il mio petto si sta gonfiando
Di passione:
Sola, madre, per amarti
Mi manca, mi manca il Cuore.
13. Attaccati a me, di Gabriela Mistral
Tra le poesie di Gabriela Mistral c'è questa sulla maternità, che evoca l'immagine di una madre che stringe al petto il figlio appena nato e gli chiede di restare con lei.
Piccolo vello della mia carne
che ho tessuto nel mio cuore,
freddo piccolo vello,
dormi vicino a me!
La pernice dorme nel trifoglio
ascoltando il battito del cuore:
non siate turbati dal mio respiro,
dormi vicino a me!
Erba che trema
stupito di vivere
non lasciare il mio petto
dormi vicino a me!
Io che ho perso tutto
ora tremo nel sonno.
Non scivolare dal mio braccio:
dormi vicino a me!
14. Doña Luz XVII, di Jaime Sabines
Superare la morte di una madre può essere un processo molto difficile. Il poeta messicano Jaime Sabines ha dedicato questo componimento alla madre, che ha avuto una grande influenza sulla sua poesia. In questi versi si può intuire il processo di lutto dell'oratore, in assenza della madre.
Pioverete con il tempo piovoso,
in estate avrete caldo,
la sera avrete freddo.
Morirete di nuovo mille volte.
Sboccerete quando tutto fiorirà.
Non sei niente, nessuno, madre.
Di noi rimarrà la stessa traccia,
il seme del vento nell'acqua,
lo scheletro delle foglie nel terreno.
Sulle rocce, il tatuaggio delle ombre,
nel cuore degli alberi la parola amore.
Non siamo niente, nessuno, madre.
È inutile vivere
ma è più inutile morire.
15. Madre, portami a letto, di Miguel de Unamuno
Lo scrittore spagnolo Miguel de Unamuno dedicò una parte della sua opera alla poesia. In questo componimento, l'oratore chiede alla madre di accompagnarlo prima di addormentarsi. In esso si percepisce la cura che le madri danno ai loro figli e la calma che solo loro possono trasmettere per aiutarli ad addormentarsi.
Mamma, portami a letto.
Mamma, portami a letto,
Non riesco a stare in piedi.
Vieni, figlio, Dio ti benedica
e non lasciarsi cadere.
Non lasciare il mio fianco,
cantami quella canzone.
Mia madre me la cantava sempre;
L'ho dimenticato quando ero ragazza,
quando ti ho stretto al mio seno
Guarda anche: Il poema Il corvo di Edgar Allan Poe: riassunto, analisi e significatocon te mi sono ricordato.
Cosa dice la canzone, madre mia,
cosa dice questa canzone?
Non dice: "Figlio mio", ma prega,
dice parole di miele;
prega parole sognanti
che non dicono nulla senza di essa.
Sei qui, madre mia?
Perché non riesco a vederti...
Sono qui, con il tuo sogno;
Dormi, figlio mio, nella fede.
16. Dones, di Luis Gonzaga Urbina
Questa poesia dell'autore messicano Luis Gonzaga Urbina è dedicata ai suoi genitori. In essa l'oratore mette in evidenza le doti ereditate da ciascuno di loro, soprattutto dalla madre, che lo ha riempito di tenerezza, amore, dolcezza e vitalità, insegnandogli ad apprezzare i dettagli più belli della vita.
Mio padre è stato molto buono: mi ha donato la sua gioia.
ingenuo; la sua ironia
gentile: il suo sorriso e il suo dolce candore.
Ma tu, madre mia!
mi hai fatto il dono del tuo dolce dolore.
Hai messo nella mia anima la tenerezza malata,
il desiderio nervoso e instancabile di amare;
i desideri nascosti di credere; la dolcezza
per sentire la bellezza della vita e per sognare.
Dall'osculo fecondo che due esseri si sono dati reciprocamente
la gioia e la tristezza - in un'ora d'amore,
è nata la mia anima disarmonica; ma tu, madre, sei
che mi ha dato il segreto della pace interiore.
In balia dei venti, come una barca in panne
va, addolorato, lo spirito; disperato, no.
La placidità gioiosa si esaurisce gradualmente;
ma sul sorriso che il padre mi ha donato, germoglia
dai miei occhi la lacrima che la madre mi ha dato.
17. Amore eterno, di Gustavo Adolfo Bécquer
Il poeta più rappresentativo del Romanticismo spagnolo scrisse bellissime poesie d'amore. Sebbene in questa rima l'oratore esprima sentimenti eterni verso la sua amata, i suoi versi descrivono perfettamente anche l'amore filiale.
L'amore per una madre è, come dice questa poesia, impossibile da spegnere.
Il sole potrebbe annuvolarsi per sempre;
il mare può prosciugarsi in un istante;
l'asse terrestre potrebbe rompersi
come un debole cristallo.
Tutto accadrà! La morte sarà in grado di
per coprirmi con la sua crespa funebre;
ma non potrà mai spegnersi in me
la fiamma del vostro amore.
Riferimenti bibliografici:
- de Castro, R. (2021). A mia madre Saga.
- de Unamuno, M. (2021). Miguel de Unamuno: Opere raccolte Wisehouse.
- Neruda, P. (2010). Crepuscularium Losada.
- Poe, E. A. (2019). Silenzio e altre poesie (A. Rivero, Trad.) Nórdica Libros.
- Sabines, J. (2012). Antologia poetica Fondo di Cultura Economica.